supernovae
la scoperta di SN1996ae
di Antonio Vagnozzi
La sera del 21 maggio 1996, sebbene il tempo non fosse dei migliori, Antonio Vagnozzi, Giovanna Piermarini e Vincenzo Russo stavano portando a termine una ennesima sessione osservativa, dall’esito apparentemente infruttuoso, quando giunse sul monitor l’immagine dell'ultima galassia, la NGC 5775, prevista dalla scaletta dei quattordici obiettivi della serata: subito balzò agli occhi una stellina di sedicesima magnitudine posta ad uno degli estremi dell’asse maggiore della galassia stessa, che si mostrava quasi perfettamente di taglio (Fig.1).

Una prima rapida verifica sugli atlanti fotografici delle galassie di J.C. Vickers (Deep Space Ccd Atlas) e di A. Sandage (Hubble Atlas of Galaxies) portò ad escludere la presenza di una stella di campo, mentre le successive immagini, riprese con la stessa strumentazione, consentirono di azzerare le probabilità che si potesse trattare di un asteroide, in transito prospettico davanti alla galassia, o di un raggio cosmico o di un difetto del sensore.

Fig.1
Immagine della SN1996ae ripresa la sera del 21 maggio 1996.


Un controllo sul General Catalogue of Variable Stars (GCVS), effettuato tramite il planetario-software Guide, portò infine a escludere anche l’eventualità che si potesse trattare di una stella variabile di campo. Dissolto ogni dubbio, venne immediatamente inviata una informativa sulla presunta scoperta di una supernova sia all'International Supernovae Network (ISN) sia al Central Bureau for Astronomical Telegrams (CBAT).

Proprio la IAU, con la circolare 6409 del 27 maggio 1996, attribuì ufficialmente la scoperta della supernova in NGC 5775 al team di ricercatori dello osservatorio di Stroncone, battezzando il nuovo membro di questa classe di oggetti con la sigla SN 1996ae:

Circular No. 6409
Central Bureau for Astronomical Telegrams
INTERNATIONAL ASTRONOMICAL UNION
SUPERNOVA 1996ae IN NGC 5775
A. Vagnozzi, G. Piermarini, and V. Russo, S. Lucia Observatory, report their discovery of an apparent supernova (mag 16.5) in NGC 5775, found on a CCD image exposed on May 21.951 UT; they provide the following position for the new star: R.A. = 14h53m59s.81, Decl. = +3°31'46".3 (equinox 2000.0), which is about 31" east and 54" south of the center of NGC 5775. Confirmatory images (limiting stellar mag about 19.5) were taken at S. Lucia Observatory on May 21.969, 21.976, 22.903, and 23.939,and by A. Nakamura at Kuma, Ehime, Japan, on May 24.649. G. Hurst, The Astronomer, reports that the object is also present on CCD images obtained on May 25.9-26.0 near mag about 17 by M. Armstrong (Rolvenden, U.K.),D. Strange (Dorset, U.K.), and T. Platt (Binfield, U.K.); the new star is not present on the Carnegie Atlas of Galaxies, panel 289.
1996 May 27.

Con la comunicazione successiva, circolare 6410 del 29 maggio 1996, si venne poi a conoscenza del fatto che, presso l'European Southern Observatory (ESO), in Cile, alcuni astronomi avevano ripreso uno spettro della SN 1996ae e che da esso avevano dedotto l'appartenenza di questa supernova alla classe morfologica IIn, relativa ad oggetti i cui ejecta interagiscono fortemente con locali addensamenti di materia circumstellare e i cui spettri mostrano righe di emissione Hα e Hβ molto ristrette rispetto alla normali supernovae di tipo II (Fig.2):

Fig.2
Spettro della SN1996ae ripreso dall'ESO il 27 maggio 1996.

Circular No. 6410
Central Bureau for Astronomical Telegrams
INTERNATIONAL ASTRONOMICAL UNION
SUPERNOVA 1996ae IN NGC 5775
S. Benetti, European Southern Observatory (ESO); and T. Zwitter, University of Ljubljana, report: "A low-signal-to-noise CCD spectrogram (range 332-905 nm, resolution 0.8 nm) of SN 1996ae (cf. IAUC 6409), obtained on May 27.98 UT with the ESO 1.5-m telescope (+ Boller & Chivens spectrograph), is dominated by an H-alpha emission (with a complex profile) superimposed on a red continuum. The H-alpha consists of three components: an unresolved one centered at 660.1 nm, an intermediate one centered at 660.1 nm (FWHM about 2950 km/s), and a broad one centered at 665.4 nm (FWHM about 13 350 km/s). This profile is reminiscent of that shown by the peculiar type-II (IIn) supernova 1988Z (see Turatto et al. 1993, MNRAS 262, 128), about 100 days after maximum, but with the substantial difference that the broadest component of H-alpha emission in the SN 1996ae spectrum shows an unusual redward displacement with respect to the narrower components. H-beta is present in emission (centered at 489.1 nm), showing only the intermediate component (FWHM about 2050 km/s). A weak He I 587.6-nm emission (FWHM about 2000 km/s) is streaked by a very intense Na I D interstellar band (from which a redshift of 1850 km/s is derived for NGC 5775).
1996 May 29

Il 31 maggio successivo, la circolare 6411 riportava ulteriori misure fotometriche della SN 1996ae effettuate in varie bande ottiche presso l’osservatorio del Cerro Tololo, sempre in Cile.


Crediti:
  • Fig.1 : Archivio immagini digitali Osservatorio Astronomico Santa Lucia di Stroncone
  • Fig.2 : The CfA Supernova Data Archive; https://www.cfa.harvard.edu/supernova/spectra/sn96ae.gif