supernovae
le nostre survey
di Antonio Vagnozzi
Nell'ottobre del 1994 presso l'Osservatorio di Santa Lucia di Stroncone si dette il via ad una ricerca di supernovae, basata su:
  • il database Galax.asc, di 878 galassie, approntato da Emiliano Gregori,
    comprendente tutti gli oggetti extragalattici con declinazione compresa tra -25° e +65°
    e con magnitudine inferiore a 13.5;
  • il software Galax, in ambiente Microsoft MS-DOS, realizzato da Gianni Bernabei,
    per l'archiviazione dei dati;
  • il software Punta, in ambiente Microsoft MS-DOS, realizzato da Vairo Risoldi,
    per il puntamento del telescopio.
La strumentazione ottica era costituita da:
  • telescopio Ritchey-Chretien da 500 mm di diametro, con lunghezza focale di 3750 mm (f/7.5)
  • ccd Sbig ST6, sensore 375x241 pixel, pixel rettangolari 23x27 micron;
  • software CCDOps, della Sbig, per l'acquisizione delle immagini.
Su di una immagine del 6 febbraio  1995 passò purtroppo inosservata la debole luminosità della supernova SN 1995F, nella galassia NGC 2726, che venne poi scoperta il 10 febbraio da un gruppo di ricercatori statunitensi (vedi circolare IAU 6138). Dopo aver letto la notizia della scoperta, gli astrofili di Stroncone si resero conto di aver fotografato la galassia alcuni giorni prima della scoperta e, dopo averne verificato la presenza sulla loro immagine, ne comunicarono la posizione alla IAU. L'osservazione effettuata presso l'osservatorio di Stroncone venne riportata sulla circolare IAU 6165, specificando che si trattava di una pre-covery. A distanza di poco più di un anno, il 21 maggio 1996, venne però scoperta la prima supernova: la SN1996ae.

Sulle ali del successo conseguito, il programma di ricerca delle supernovae continuò incessantemente fino al giugno 1999, portando all’acquisizione ed alla catalogazione di circa 1500 immagini in poco meno di cinque anni di osservazioni. Dopo il successo del 1996, però, nessuna nuova scoperta venne a premiare il lavoro svolto presso l’osservatorio ternano e ciò portò ad un declino dell’entusiasmo iniziale e quindi al successivo abbandono di questo tipo di attività tra il 2000 ed il 2003 (Fig.1).

Fig.1
Osservazioni di galassie nel periodo 1994-2005.


Nel 2004 vennero effettuate solo alcune sporadiche sessioni, durante le quali solo poche decine di immagini di galassie vennero aggiunte a quella della prima survey (Fig.1). L'interesse scemante venne tuttavia ravvivato, la sera del 19 luglio 2004, dalla scoperta della supernova SN2004dg nella galassia NGC 5806. Questo evento comunque non fu sufficiente per suscitare l'interesse per questo genere di ricerca e può essere considerato l'atto conclusivo delle survey di supernovae, anche se una altre immagini vennero ancora riprese nel 2005.



Nel 2006 grazie all'impegno di un gruppo di astrofili laziali, Ignazio Costantino (Mentana, RM), Gianluca Testa (Campomaggiore, RI) e Stefano Valentini (Mentana, RM), si reingegnerizzò tutto il software di gestione dell'osservatorio (puntamento, selezione galassie e acquisizione immagini) sfruttando la nuova ccd acquistata da A. Vagnozzi (SBIG STL-1001E della Sbig, sensore 1024x1024 pixel da 24x24 micron) e il nuovo riduttore per il Ritchey-Chretien, capace di portare la focale del telescopio a 2990 mm.

Fig.2
Da sinistra: I. Costantino, S. Valentini, A. Vagnozzi, G. Testa.


A supporto del software venne realizzato un database delle galassie basato sui cataloghi PGC - Catalog of Principal Galaxies (Paturel ed altri, 1989), RC3 - Third Reference Catalogue of Bright Galaxies (De Vaucouleurs ed altri, 1991) e Hyperleda (Paturel ed altri, 2003). Nonostante il gran numero di osservazioni, l'attività di questo gruppo non fu ripagata da nessuna scoperta, e la survey venne cessata nella primavera del 2007.

Sfruttando comunque la configurazione operativa di questa nuova survey, P. Casali (Terni) ha iniziato una sporadica ricerca di supernovae che, fino ad oggi, non ha prodotto alcun risultato.